Bonus investimenti Sud – nuova procedura per le PMI

  • 2 maggio 2018

    Bonus investimenti Sud – nuova procedura per le PMI

    Modulistica, modalità di rendicontazione, comunicazioni all’Agenzia delle Entrate: come cambiano le procedure per il Bonus investimenti PMI, decreto ministero Sviluppo economico

    Nuova procedura di ammissione al credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi delle imprese del Mezzogiorno, con effetto retroattivo. Si tratta del cosiddetto Bonus investimenti, una misura introdotta dalla Legge di Stabilità 2016, che utilizza le risorse del PON IC (programma operativo nazionale imprese e competitività), operativa dal giugno 2017. Le novità sono contenute nel decreto direttoriale del 23 aprile 2018 del ministero dello Sviluppo Economico.

    Si applicano retroattivamente a progetti di investimento effettuati a partire dal primo marzo 2017. Agli investimenti precedenti a questa data, continuano invece ad applicarsi le precedenti regole, stabilite dal decreto 4 gennaio 2017.

    Sono destinatarie dell’agevolazione le PMI che si trovano nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. Gli investimenti devono riguardare beni strumentali nuovi, devono essere riconducibili agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, c’è un ammontare minimo di 500 mila euro. La nuova procedura riguarda le PMI che hanno già presentato la domanda e hanno ricevuto il via libera del ministero in seguito alla necessaria attività istruttoria.

    Prevede innanzitutto nuovi obblighi di rendicontazione delle spese sostenute, usando l’apposito modello “Dichiarazione di spesa” allegato al decreto, completo della seguente documentazione: copia delle fatture di acquisto, i cui originali (oppure, le causali dei pagamenti) devono contenere la specifica dicitura relativa all’utilizzo delle risorse del PON IC 2014-2020, copia della documentazione attestante il pagamento, dichiarazione liberatoria dei fornitori, eventuale contratto di locazione finanziaria, copia del modello di pagamento F24 relativo al credito d’imposta ammesso alle risorse PON e utilizzato in compensazione, copia del registro dei beni ammortizzabili, quadro riassuntivo dell’investimento. Questa documentazione va inviata al ministero entro il 30 giugno successivo alla chiusura di esercizio, e comunque non oltre il 31 dicembre 2023, via Posta elettronica certificata, in un’unica soluzione per ciascun anno di realizzazione del progetto.

    Il ministero effettua i controlli previsti, e nel caso in cui riscontri irregolarità le comunica alla PMI beneficiaria. Sono poi previste una serie di regole a cui le imprese devono attenersi: ad esempio, non si possono apportare modifiche sostanziali all’investimento per almeno tre anni. Per le comunicazioni presentate a decorrere dall’11 gennaio 2018, bisogna dichiarare di non aver effettuato una delocalizzazione verso lo stabilimento in cui deve svolgersi l’investimento iniziale per il quale è richiesto l’aiuto, nei due anni precedenti la comunicazione, e di impegnarsi a non farlo nei due anni successivi al completamento del progetto di investimento.

    Ricordiamo infine che il credito d’imposta, diversificato a seconda della dimensione dell’impresa (45% per le piccole imprese, 35% per le medie imprese 25% per le imprese più grandi), è utilizzabile fino al 2019, e riguarda le seguenti tipologie di investimenti:

    • Sistemi produttivi (comprensivi delle eventuali attrezzature strettamente connesse agli impianti/macchinari costituenti il sistema) gestiti tramite dispositivi digitali in grado di realizzare una o più fasi del ciclo prodotti.
    • Sistemi di automazione della produzione che prevedono l’utilizzo di robot, sensori e componenti per aumentare il livello di flessibilità e efficienza delle linee produttive.
    • Hardware e software, anche basati su piattaforme cloud computing, dedicati a: organizzazione ed elaborazione di ingenti quantità di dati; gestione di interfacce anche multimediali; utilizzazione di sensoristica avanzata per elaborare informazioni complesse; ottimizzazione delle elaborazioni dal punto di vista energetico e della privacy; assistenza in remoto per apparecchiature specialistiche.
    • Strumenti di prototipazione elettronica e/o produzione avanzata diretti alla realizzazione di lavorazioni digitali, quali,ad esempio, la stampa 3d, il taglio laser e la fresatura a controllo numerico.
    • Beni e apparecchiature specialistiche per la fornitura di servizi avanzati ovvero per la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo.

    Fonte Decreto direttoriale del 23 aprile 2018 – link

    I nostri Uffici sono a disposizione delle imprese interessate per le informazioni e l’assistenza necessaria ad eventuali istanze da presentare.

     

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