Bonus Pubblicità anche per testate online

  • 18 ottobre 2017

    Retroattivo da giugno 2017, bonus pubblicità anche per investimenti su testate online: credito d’imposta fino al 90%, le novità nel decreto collegato alla manovra 2018. 

    Bonus pubblicità esteso anche alle testate online: la misura è inserita nel decreto fiscale collegato alla manovra finanziaria approvato in Consiglio dei ministri venerdì 13 ottobre. Non solo: secondo le anticipazioni delle associazioni di categoria, la misura sarebbe retroattiva, ovvero applicabile da giugno 2017.  Nella sua prima formulazione, l’agevolazione era stata riservata esclusivamente a quotidiani, periodici, radio e tv anche digitali, lasciando però fuori le testate web.

    Bonus pubblicità, la norma originaria

    Il bonus

    Ricordiamo che il bonus pubblicità (incentivo fiscale sugli investimenti in pubblicità) è stato previsto dalla Manovra bis (Dl 50/2017): è un credito d’imposta in compensazione pari al 75%, che sale al 90% per microimprese, PMI e startup innovative, applicabile alla spesa pubblicitaria incrementale di almeno l’1% rispetto all’anno precedente. A disposizione, ci sarebbero già 20 milioni di euro destinati all’applicazione del bonus da giugno al dicembre 2017. Il finanziamento massimo della misura per il 2018 è invece pari a 62,5 milioni di euro.

    Soddisfazione dalle organizzazioni di categoria della stampa online.

    «Grazie all’intervento del Ministro Lotti (titolare della delega alle Comunicazioni, ndr) – dichiara Marco Giovannelli, presidente Anso (associazione nazionale stampa online) -, si è sbloccata una situazione che di fatto avrebbe tagliato fuori i giornali digitali dal provvedimento a sostegno dell’editoria e con il decreto approvato le testate on line vengono inserite a pieno titolo nel cosiddetto bonus pubblicità». Si tratta di un successo doppio per i giornali digitali, prosegue Giovannelli, perchè:

    «ribadisce ancora una volta che il mondo dell’editoria sta cambiando e perché, finalmente, si riconosce che i giornali digitali hanno pari dignità con gli altri media. In questi vent’anni sono nate centinaia di esperienze che con fatica e tenacia lavorano per un’informazione per lo più locale. La qualità e la professionalità sono un elemento fondante della gran parte delle nostre esperienze. Ringraziamo il ministro Lotti per aver ascoltato le nostre voci ed essersi impegnato in prima persona per questo risultato».

    Apprezzamento anche da USPI (unione stampa periodica italiana) e dal gruppo editoriale Citinews, il cui presidente, Luca Lani, sottolinea:

    «se da una parte è vero che il settore cartaceo ha sofferto una crisi rilevante, dall’altra parte il settore digitale rappresenta il futuro dell’industria dell’informazione e pertanto va anch’esso sostenuto. Questo è ancora più vero in un momento storico come quello attuale, in cui la pervasività e la forza, anche commerciale, dei social network e dei giganti digitali statunitensi hanno reso molto più fragili anche le realtà digitali.

    Il provvedimento quindi è un aiuto a tutte le imprese editoriali e giornalistiche italiane che potranno avere maggiori risorse per poter aumentare la propria qualità e per generare occupazione».

     

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